lunedì 6 ottobre 2008

Timballo di riso, una storia d' amore


Piuttosto inappetente, irrimediabilmente persa in un mondo tutto suo: un mondo di storie inventate, ricamate, riprodotte... una testolina bisognosa di 1001 giravolte, piiiccola Precy! Il mio incubo da bambina? Io, costretta sulla sedia della cucina, cucchiaio alla mano, noiosissimo cibo davanti... quando lì, nell' altra stanza, avrei avuto tutto il mio bellissimo mondo da animare, mamma ti prego!!! Al massimo, ma proprio al massimo, avrei potuto cedere per un panino alla Heidi, la fascinosa pagnottina con i tagli obliqui... si, poi ci sarebbe anche tutta la parentesi del piccolo mugnaio bianco... cibo versione gioco, altrimenti non se ne faceva niente! E fu così che, in uno degli innumerevoli pomeriggi trascorsi a giocare in riva al mare... i secchielli, le palette e tutto quell' estenuante scava, riempi, compatta bene, capovolgi, sfila lentamente il secchiello, brividino che corre lungo la schiena, che fa il castello, crolla o sta su... insomma, fu proprio lì che mia madre trovò l'ispirazione: dai, raccogliamo i giochini che è tardi, devo cucinare... stasera mangiamo nei secchielli!!! E intanto, se la rideva sotto i baffi mentre io, basita, continuavo a guardarla con la faccia a forma di punto interrogativo! Una cosa era certa, non vedevo l'ora di tornare a casa e... cenare!!! Ebbene, nell' irresistibile secchiello di alluminio (quelli della foto sono gli stessi da circa vent' anni), c' era (... e c'è ancora) un delizioso timballotto di riso e piselli: salsina tendente all' arancio, crosticina bruciacchiata che una volta non faceva assolutamente male, note formaggiose e filanti, cubetti di salumi golosi, uno spasso... posso averne un altro??? La cena "al secchiello"... e chi se la scorda più!!!

Timballetti di riso e piselli

Facciamo così: se volete farli gourmet, riferitevi al ben noto sartù di riso napoletano! Se, invece, siete stati colti da una sorta di golosità infantile e v' ispira esattamente quello che mangiavo io da bambina (...vero che v' ispira?!) procedete in questo modo:

- scegliete dei pisellini, fini e dolci, lessateli in acqua bollente e salata fino ad ammorbidirli;
- lessate anche del riso e scolatelo piuttosto al dente;
- in un' ampia padella, scaldate un filo d' olio extravergine d'oliva, rosolatevi velocemente uno spicchio d' aglio ed una manciata di cubetti di prosciutto cotto oppure di salame, preferibilmente milanese (...che ai bambini piace molto di più);
- eliminate l'aglio, unite anche i pisellini scolati e lasciate insaporire il tutto;
- aggiungete della passata di pomodoro (per la quantità, tenete presente che il composto finale dovrà risultare decisamente cremoso altrimenti, in forno, finirebbe per seccare troppo) e cuocete per circa dieci-quindici minuti, unendo anche uno o due cucchiai di panna fresca;
- a fine cottura, salate (senza esagerare), macinate eventualmente un po' di pepe (... che ormai siamo diventati grandi!) ed unite del basilico fresco spezzettato con le mani;
- a fiamma spenta, incorporate il riso, spargete abbondante parmigiano grattuggiato, una manciata di tocchetti di formaggio a scelta, sul genere mozzarella, ma anche caciottina o giù di lì (... e dillo che la mamma usava il galbanino, accidenti!!!), con qualche spruzzo di pangrattato;
- amalgamate bene e suddividete il tutto negli stampini monoporzione, già imburrati e cosparsi di pangrattato (è necessario se non volete che il castello di sabbia si rompa... noi bambini, comunque, mangiavamo direttamente dal secchiello, ovvio!!!);
- terminate con del parmigiano grattuggiato, poco pangrattato, un fiocchetto di burro, infornate a 180 gradi per circa 20 minuti (qualche minuto di grill finale per l' effetto crosticina) e... preparate la paletta, si mangiaaa!!!

Racconto e ricetta partecipano al concorso "Vi regalo una storia d' amore" !!!

24 commenti:

Dida70 ha detto...

Che carina, Precy!
Mi hai fatto tornare in mente tante cose ... anche se adesso non si vede(!), da piccola ero anch'io fortemente inappetente . . . e i miei si disperavano nel tentativo di farmi ingurgitare anche piccolissime quantità di cibo, ora mia madre dice sempre "Se avessi saputo che recuperavi tutto, con gli interessi, non mi sarei angosciata tanto!"
baci
dida

Manuela e Silvia ha detto...

Bella la storia e ci piace proprio l'idea di una cena sui secchielli....sarebbe una serata alternativa!!
Buono anche il timballo!!
bacioni

Precisina ha detto...

@dida: mi sa che l'inappetenza era un problema di mini bloggers, cmq l'ho superato anch'io, diciamo che si è passati dall'essere schizzinosi, all' essere esigenti... che poi alla fine... non se se ci sia questa grande differenza!

@manu e silvia: cena al secchiello, perchè no?!

nightfairy ha detto...

Che carinaaaa..ti ho immaginata Precy!Sembrano proprio secchiellini, in fondo le forchette possono sembrare rastrelli, no?un bacione!

Unknown ha detto...

Sisisi mi ispira la tua versione:
ok ho preso nota:-)
Che carina la tua storia d'amore con i secchielli:D
Buon inizio settimana:-)

sabi ha detto...

...e io che quei secchielli me li ricordo fin troppo bene...e che inappetente non ero per niente...ringrazio di cuore la sorellina per questo caldo ricordo...smack.

Serena ha detto...

Che bella storia che hai raccontato... Mia mamma non era così innovativa nell'inventarsi strategie per farmi mangiare, la sua trovata più brillante era rimettermi davanti a cena quello che non avevo mangiato a pranzo, ripetendo il ritornello minaccioso "O mangiar questa minestra o saltar dalla finestra!

Mirtilla ha detto...

davvero molto bello e pieno di ricordi il tuo racconto...
sai che anche a me questi timballini ricordano le domeniche in famiglia?
baci

Fra ha detto...

Anche per i miei genitori e nonni darmi da mangiare era un incubo! Tua mamma però è stata geniale! :D
Un bacio grande
Fra

Sara @ Fiordifrolla ha detto...

Geniale l'idea di tua madre ti farti mangiare nei secchielli... mi sa che proverei la ricetta così come la preparava la tua mamma, deve essere ottima! Peccato solo per le formine che non saprei proprio dove trovare... sono più belle vissute!!!
Un bacio!

Dolci a gogo ha detto...

buoni il timaballo precy e anche la storia:-)baci imma

Anonimo ha detto...

irresistibiliiiii!!!!

Aiuolik ha detto...

Cosa non si devono inventare le mamme per far mangiare i figli! Diciamo che mia madre questo problema con me non l'ha mai avuto :-)

Ciaooo,
Aiuolik

eli ha detto...

TI HO RIVISTA BAMBINA PRECI! belle sia la storia che la ricetta!!!! cosa non si fa x i figli...... baci, eli

Flavia ha detto...

Che bella storia :) E' bellissimo riproporre cibi che ricordano l'infanzia o comunque legati a un momento particolare della nostra vita... E per di più è anche un piatto buonissimo :P

Acasadiross ha detto...

Che meraviglia! E' bellissimo, una specie di mini sartù... e davvero golosa la crosticina! Anche io sono stata bambina inappetente, so che significa...

Anonimo ha detto...

Davvero delizioso questo tuo racconto, e anche la ricetta non scherza! Baci Elga

Morettina ha detto...

Carinissima!!!!!!!
Dire che ti ho immaginata è poco ^___^
Bacione

Lo ha detto...

wow ma che bell'idea....la cena nel secchiello...vedi poi queste cose ti restano nella testolina e chi le leva più!

Anonimo ha detto...

Lo so che è un periodo pieno pieno!!!! Ma tu mi riempi sempre gli occhi sia con le bonta' che prepari, sia con le parole che scrivi!!!!!!!

Te l'ho mai detto che ti voglio bene?



Allora Pecisi'...adesso comincio!!!!!


Buon tutto in tutto!

Chiccuccia.

Antro Alchimista ha detto...

Sono rimasta letteralmente folgorata da quegli stampini !!!! Bella la storia e gustosissima la ricetta! Buona serata Laura

Simo ha detto...

Che bella storia Precisì...è bello quando vengono a galla i ricordi, anche i più remoti, ma sempre così belli e struggenti....
Buonissimi i timballetti!!!

Precisina ha detto...

Scusate se faccio un abbraccio collettivo, grazieeeeeee!!!

chicchiricchi.com ha detto...

Veramente bella l'idea di legare una ricetta ad una storia di vita vissuta ad essa collegata: complimenti!